Vi presentiamo la seconda puntata del viaggio condotto da *Eugenio Buffa di Perrero tra nobili dimore e pregiati vini della collina torinese, seguendo le orme di Maria Cristina di Francia, meglio nota come prima Madama Reale 

Non lontano dalla Vigna di Madama Reale, che fu luogo di delizie di Maria Cristina di Francia, sposa di Vittorio Amedeo I di Savoia, il Cardinal Maurizio aveva fatto costruire, già nel 1615, una villa di rara eleganza, circondata anch’essa da una vigna.

Fu proprio in questa villa che, al termine del conflitto, si svolse la concessione più dura per Maria Cristina: le veniva riconosciuta la vittoria contro i Cognati, ma sua figlia Ludovica doveva sposare il proprio zio, il Cardinal Maurizio, che per l’occasione depose la porpora.

Villa della Regina - dettaglio del prospetto principale - foto di Paolo Barosso
Villa della Regina – dettaglio del prospetto principale – foto di Paolo Barosso

Questo palazzo, che oggi è chiamato “Villa della Regina“, deve il suo toponimo attuale ad Anna d’Orleans, la moglie di Vittorio Amedeo II, che divenne Re di Sardegna nel 1713.

Tuttavia, se per un attimo dimenticassimo questi intrecci politici e familiari così complessi, potremmo ricordare questa residenza per  un primato molto più curioso e piacevole: quello di produrre un vino doc da uve Freisa a soli 500 m da Piazza Vittorio, uno dei punti più animati del nostro capoluogo!

Questo “filare urbano” è un primato che Torino condivide solamente con altre tre città in Europa: Parigi, che nel quartiere di Montmartre, produce un vino rosso, il Clos Montmartre (privo però dell'”appellation d’origine contrôlée“); Vienna, che produce il vino Wien, grazie a 600 ettari raggiungibili persino in tram; Stoccarda, con vigne di Riesling e Trollinger, prodotto in ben 16 quartieri.

La superficie del vigneto storico di Villa della Regina era pari a 1,4783 ettari; la superficie del reimpianto in uso oggi è pari a 0,7370 ettari, con una produzione di circa 4.000 bottiglie annue.

Il merito dell’iniziativa è dell’azienda vitivinicola Balbiano, a cui la direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte ha ceduto la conduzione e gestione del vigneto, rimodellando un terreno che era abbandonato da più di 50 anni.

Scorcio del vigneto storico di Villa della Regina - foto di Paolo Barosso
Scorcio del vigneto storico di Villa della Regina – foto di Paolo Barosso

Ma la Freisa non è l’unico vino doc della Collina.

In quest’area, situata tra il Torinese ed il Monferrato, si trovano altri classici vitigni, che hanno contribuito alla storia di questo territorio: Barbera e Bonarda, ma anche i delicati Cari e Malvasia, ideali accompagnamenti per la pasticceria piemontese.

E se bisogna citare ancora qualche nome , pur sapendo che inevitabilmente si dimentica qualcuno, possiamo ricordare l’Azienda Agraria “Ex Istituto Bonafus” che, a Chieri, ha iniziato nel 2002 un’attività di sperimentazione viticola ed enologica di primo rilievo, grazie ad una collaborazione tra la città di Torino e la Facoltà di Agraria; l’Azienda Agricola Il Girapoggio, a Verrua Savoia, nata nel 2003 da un gruppo di appassionati che sono riusciti a impiantare vitigni di Barbera e Merlot in un territorio ormai abbandonato; o, ancora,  l’Azienda Rossotto, a Cinzano, che continua una tradizione familiare iniziata nel 1923, e l’Azienda Agricola Rubatto fondata nel 1930 a Chieri. E, per concludere, la Cantina Terre dei Santi, la società cooperativa che raduna, a Castelnuovo Don Bosco, 250 soci che coltivano 420 ettari di vigneto.

Poggio5

La Collina Torinese non si distingue solamente per un passato vitivinicolo prestigioso, ma anche per le sfide che, oggi, i numerosi coltivatori presenti in quest’area sono riusciti a vincere.

Con un po’ di immaginazione, possiamo pensare che Maria Cristina ed il Cardinal Maurizio, probabilmente, oggi sorriderebbero insieme, degustando un bicchiere di Freisa.

Testo di Eugenio Buffa di Perrero

*Nota della redazione: per chi fosse interessato, si informa che il tour “Il Barocco e le Delizie di Maria Cristina di Francia. Da Torino alla Collina“, comprendente un pranzo accompagnato da degustazioni di Freisa, è in programma sabato 6 giugno.

Per informazioni e prenotazioni contattare Eugenio Buffa di Perrero chiamando l’agenzia Promotur al numero 011 301 8888 o scrivendo a turismo@promoturviaggi.it 

Per la locandina dell’evento, clicca qui: Il Barocco e le Delizie di Maria Cristina di Francia. Da Torino alla collina