Comincia oggi la collaborazione di Paolo Nissotti, cultore di storia e cultura novarese, che, attraverso aneddoti, storie curiose e leggende, ci accompagnerà alla scoperta della sua città e del territorio circostante. In questa prima puntata i riflettori sono puntati su una delle testimonianze architettoniche più importanti della Novara antica, il Broletto, sede del potere nel periodo medioevale, e sulla curiosa origine di un detto popolare novarese, legata ad una pratica che qui si svolgeva.

Novara - Scorcio del Broletto - foto di Paolo Barosso
Novara – Scorcio del Broletto – foto di Paolo Barosso

Se un giorno doveste capitare a Novara, non perdetevi una visita al Broletto. E’ un complesso architettonico medioevale costituito da quattro diversi edifici. Nel tutto e’ compreso anche qualche falso, come ad esempio il pozzo costruito solo nel recente 1926.

Una curiosità simpatica la si può ritrovare in un piedistallo su cui e’ impressa la scritta ” Pietra del Broletto o del Banditore“.  Non e’ vero. Forse la pietra, un capitello tronco di una quarantina di cm di altezza e per l’appunto poggiata sul predetto piedistallo, è stata usata anche dal Banditore, ma la sua vera ragion d’essere e’ la seguente.

Novara - il pozzo del Broletto - foto di Paolo Barosso
Novara – il pozzo del Broletto

Quando qualcuno veniva condannato dal vicino Tribunale per reati contro il patrimonio (debiti, fallimenti ), veniva portato sulla pubblica piazza. Li’, la famigerata pietra veniva surriscaldata e resa rovente. Il condannato, dopo esser stato privato di pantaloni ed eventuali mutande, veniva fatto accomodare con la forza. Il tutto potrebbe sembrare quasi normale, in tempi in cui le condanne recitavano di decapitazioni, impiccagioni e addirittura di squartamenti.

Per una curiosa forma di pietismo, era concesso a parenti od amici, di riparare, in caso di pioggia, il condannato con un ombrello aperto. Da qui il detto tipicamente e squisitamente Novarese :” Va a da’ via al cü cun l’umbrela verta” (va a dar via il sedere con l’ombrella aperta.)

Testo di Paolo Nissotti

Nota della redazione: una storia simile si tramanda anche a Torino, dove i debitori insolventi e i commercianti falliti costretti alla cessione dei beni venivano esposti al pubblico ludibrio facendoli “accomodare” a natiche nude su una dura e fredda lastra di pietra posizionata a poca distanza dal vecchio Tribunale, all’angolo tra le attuali vie Milano e Corte d’Appello. Da qui l’origine del detto torinese  Bate ël cul sla pera per significare un’impresa finita male

Novara - notturno al Broletto
Novara – notturno al Broletto