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Il tour monferrino guidato da Giovanni Dughera ci conduce al castello di Piea, con le stanze affrescate dai fratelli Galliari, e al borgo di Piovà Massaia, con l’imponente chiesa settecentesca affiancata dallo slanciato ed elegante campanile che domina il paesaggio circostante

Castello di Piea e giardino all'italiana
Castello di Piea e giardino all’italiana

Il tripudio del Settecento. Da Cortazzone scendiamo a Piea, col suo castello, sorto intorno al 1153 ad opera dei De Playa, signori locali, mentre nel 1539 appartiene ai Roero.

Arme del Roero
Arme del Roero

Nell’arme dei  Roero, che comprende rami relativi ad altre località monferrine e delle Langhe, sono rappresentate delle ruote: simbolo dei carri da combattimento del Medioevo. Tra il 1730 e il 1760 il maniero venne trasformato in palazzo ad opera ancora dei Roero, nel 1762  il salone e altre stanze vennero affrescati dai fratelli  Galliari, nome ben noto in Piemonte anche per le loro scenografie teatrali (Teatro Regio di Torino, Teatro alla Scala di Milano e altri).

Gran danza nel Salone da Ballo
Gran danza nel Salone da Ballo

Nel salone da ballo il soffitto, a parte i quattro pennacchi agli angoli che sono vera architettura, presenta una volta dalle curvature solo lievemente mosse, ma  interamente affrescato a trompe l’oeil con decorazioni e illusioni architettoniche.

Salone da Ballo - volta dei Galliari
Salone da Ballo – volta dei Galliari

Sembra una sorta di parasole, o un’arancia a sei “spicchi”, fantasiosamente affrescata, da parer quasi che le volte si muovano leggermente, che l’”ombrello” si apra. Alcune figure affrescate sulla pareti, in monocromo che parrebbe limitare l’espressività, appaiono invece briose, frizzanti, con un tocco di frivolezza settecentesca, mentre alcuni ovali dipinti con figure mitologiche sembrano “schiacciare” col loro peso virtuale il sottostante frontone al quale si “appoggiano”, modificandone la curvatura e lo stilema tradizionale.

Raffinati decori del '700
Raffinati decori del ‘700

Il linguaggio che mi suscita la visione dell’immagine del salone, così intriso di “pare”, “sembra”, “schiaccia” (ma non è un peso reale), dovrebbe anch’esso rendere l’idea del continuo ingannevole gioco del trompe l’oeil, che significa appunto “l’occhio che viene ingannato”.

Particolare del Salone da Ballo
Particolare del Salone da Ballo

Come nel castello di Guarene, la volta del salone è a tratti “lumeggiata d’oro”. Dalla volta scende un lampadario in cristallo di Murano del Settecento: di grandi dimensioni, appare però leggero per via del vetro, materiale trasparente e cristallino, con varie gocce colorate ma “dosate” in sapiente numero di elementi per non appesantire. Una nuvola cristallina e flessuosa fermata a mezzo dello spazio aereo del salone.

Lampadario di Murano
Lampadario di Murano

Le altre sale dell’interno sono elegantemente ammobiliate, mentre all’esterno l’edificio si presenta come costruzione massiccia in cotto senza particolari strutture o abbellimenti tipici della fantasia barocca, salvo due avancorpi laterali, a mezzo dei quali di inserisce un corpo del tardo Ottocento che comprende uno scalone d’accesso.

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Boudoir in azzurro e oro con ritratto e Capodimonte
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Immobile danza
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In sogno

 

Camino con specchiera
Camino con specchiera

Il parco comprende ricche fioriture di narcisi e bulbose, alti alberi, e alcuni giardinetti all’italiana dalle linee sinuose dei bossi che addolciscono la severità dell’edificio. Punteggiano il parco numerose statue del Novecento, che si ispirano ai secoli passati, e alcune orientali, frutto dei viaggi di uno dei conti che vi abitarono.

Giardino di bossi con motivo a cuore
Giardino di bossi con motivo a cuore

Il castello è disponibile per matrimoni e ricevimenti.www.castellodipiea.com tel. 0141.901641

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Passando per Gallareto ci rechiamo infine a Piovà Massaia, paese noto per aver dato i natali al missionario cardinal Massaia e in onore del quale venne eretta l’imponente chiesa settecentesca, che presenta un campanile particolarmente elegante, vero esempio di “virtuosismo” barocco. La chiesa, alta e slanciata,  è un tratto distintivo del paesaggio dei dintorni.

Testo e foto di Giovanni Dughera

La parrocchiale settecentesca di Piovà Massaia
La parrocchiale settecentesca di Piovà Massaia

1 thought on “Viaggio in Monferrato – il tripudio barocco del castello di Piea e la chiesa di Piovà Massaia

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