di Secondo Garnero 

Il 28 maggio 2028 la Valle Maira compirà mille anni di Storia. Così testimonia il documento del 28 maggio 1028 del marchese Olderico Manfredi e sua moglie Berta con il quale fondano il monastero di Caramagna e gli fanno donazione di una parte delle terre nella Valle “que vocatur Mairana in locis et fundis seu territoris Zurzana, sancto damiano, pagliario, stroppo, prada, sancto michaelo, cilio, paderno, rocabruna”.

Lo Statuto di Dronero

Riteniamo che non si possa celebrare un millennio in un giorno e nemmeno in un anno, ma considerata la singolarità e l’eccezionalità dell’evento abbiamo pensato di far diventare quella data uno stimolo per una progettualità di lungo e medio periodo che attraversi diversi campi, dalla cultura, alle badie e alle tradizioni folcloriche, alla storia, ai liberi comuni e gli statuti, alla lingua, alla religione e al calvinismo nei nostri paesi, al recupero e sistemazione degli archivi comunali e parrocchiali, all’economia, al telelavoro, ai trasporti e comunicazioni, allo sfruttamento ecocompatibile delle risorse idriche e forestali, alla salvaguardia del paesaggio, all’architettura, alla sentieristica, alle strade, all’escursionismo estivo e invernale e altro ancora, per un intero decennio, dal 2018 al 2028. Ogni anno della decade, poi, si caratterizzerà per la focalizzazione su un tema: una solida conoscenza del passato per guardare e progettare il futuro! Ora che lo stiamo intravedendo. Immaginiamo la valle un unico cantiere che coinvolga operatori pubblici e privati, in vista di quella data in modo che il 28 maggio 2028 la Valle Maira si presenti con il vestito della festa nuovo, confezionato con pregiate stoffe antiche. Un po’ di utopia! Ma senza come si fa?

La scena della Dormitio Virginis nella chiesa di San Peyre a Stroppo

Abbiamo anche cercato di condensare e rappresentare in un logo la data del millennio al fine di accompagnare e unire in un obiettivo collettivo e comune tutte le iniziative e a questo scopo l’Unione dei Comuni tramite Espaci Ousitàn, a luglio 2016, ha indetto un bando pubblico che ha registrato un grande successo, a cui hanno risposto una cinquantina di persone proponendo un bozzetto che comunicasse l’evento. A gennaio 2017 una commissione ha selezionato gli elaborati ed ha scelto il logo che caratterizzerà tutto il decennio.

Si è quindi deciso di organizzare una manifestazione sabato 27 maggio 2017, alle ore 10.00, per lanciare il logo medesimo e l’intero progetto e si è scelto di localizzarla nella media valle, presso uno degli edifici più antichi e più interessanti del nostro territorio ossia la chiesa di San Salvatore di Macra. In caso di tempo non favorevole si ripiegherà su San Damiano che dispone di spazi coperti adatti all’iniziativa.

La chiesa di San Salvatore di Macra in veste invernale

In quella giornata in cui sono invitati gli abitanti della valle, gli operatori economici, gli emigrati che ritornano regolarmente nei paesi e nelle borgate, i turisti e tutti gli amici e gli amanti del nostro territorio, si presenterà il logo, si spiegherà a grandi linee tutto il progetto del decennio e i vari temi e campi in cui si intende operare, pronti ad accogliere suggerimenti e idee. Uno storico del Medioevo illustrerà il documento a cui facciamo riferimento e un antropologo disserterà sul tema della marginalità intesa non come limite, ma come risorsa, contrariamente a quanto comunemente si possa pensare. La vincitrice del bando svelerà il logo e spiegherà il messaggio che intende comunicare. Non mancherà un intrattenimento musicale.

Gli affreschi del pittore fiammingo Hans Clemer nella chiesa parrocchiale di Elva

Quanto immaginato è una pietra nello stagno che speriamo faccia emergere idee e voglia di fare e crei orgoglio e senso di appartenenza. Niente è facile, ma se in quel 27 maggio la valle sarà coperta di manifesti e di striscioni con la scritta “Valle Maira 28 maggio 2028”, se tutti i Comuni, le associazioni, le istituzioni, gli operatori economici  aggiungeranno il logo sulla carta intestata, nei siti internet, se ognuno si doterà di gadget e oggetti con impresso il logo, allora qualcuno si domanderà che cosa stia succedendo. Alcuni forse sorrideranno, molti immagineranno si tratti di un errore, altri piuttosto di un sogno. La valle intera risponderà, invece, che è in gioco una grande voglia di futuro. Mille anni non sono un evento che tutti possano vantare, non si festeggiano in un giorno, nemmeno in un mese o in un anno. Serve come minimo un decennio! Se poi provi a pensare che a un millennio di storia ne corrisponde almeno un altro o anche molto di più come testimoniano le coppelle del monte Roccerè, le lapidi romane e parecchie e ulteriori testimonianze, allora davvero ti dici che bisogna prepararsi e in tempo.

Il ponte fortificato di Dronero

Questo è il progetto che abbiamo in mente, tutto da costruire; un progetto visionario, in itinere, per il quale siamo alla ricerca di entusiasmo e anche di … finanziamenti. Ma “Rem tene, pecunia sequentur”, “Prepara il progetto, i soldi seguiranno”. Il proverbio latino non è proprio così, ma sia consentita la modifica! Arrivederci a San Salvatore di Macra sabato 27 maggio 2017, alle ore 10.00. E sarà una grande festa!

Fonte: Il Maira, mensile della Val Maira

Tutte le foto pubblicate nell’articolo sono di Roberto Beltramo