di Redazione

Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia. Note storiche su Giovanni Rastelli”, un volume che ripercorre la vita di un uomo d’altri tempi. Se ne parlerà a Viù il 14 ottobre

«L’aula della Corte d’Assise di Torino è gremita di giornalisti e curiosi.

Si mormora molto ed il giudice va spazientandosi. Il giovanotto accusato di una serie di odiosi omicidi, invece, siede al banco degli imputati con lo sguardo cupo e l’aspetto dimesso. Ha ucciso, rapinato e poi recitato la sua parte di innocente con abilità. Il suo avvocato difensore, a sua volta ingannato, ha invece l’aspetto imbarazzato.

Suo il compito ingrato di difendere l’assassino reo confesso per quel poco ancora possibile.

Il giudice lo invita a prendere la parola e lo chiama “onorevole Rastelli”: il penalista è anche deputato, infatti, è un parlamentare prestato all’attività forense.

La folla ne attende la voce, l’abilità oratoria e freme. Lui rischiara la voce, come tante volte a Montecitorio, ed inizia la sua arringa».

Così, con qualche volo pindarico di fantasia e con qualche licenza poetica, uno sceneggiatore potrebbe delineare la scena madre di un film che narra la vera storia dell’omicida seriale torinese Enrico Ballor detto “il martellatore”, difeso dall’avvocato Giovanni Rastelli, nel corso del suo terzo e ultimo processo, il 27 novembre 1901.

Ma l’avvocato difensore Rastelli evocato dalla nostra ipotetica sceneggiatura,  non è soltanto un personaggio di contorno di una clamorosa vicenda criminale. Giovanni Rastelli (Viù, 1858 – 1917) rappresenta una delle figure più importanti nella storia delle Valli di Lanzo, in provincia di Torino: il recentissimo volume di Alessandro Mella “Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia” racconta le vicende di questo personaggio e descrive il contesto politico e sociale in cui operò.

Sindaco di Viù, consigliere provinciale e deputato al Parlamento per tre legislature, con un impegno politico crescente, Rastelli giunse a prendere parte ad eventi e scelte fondamentali per la storia dell’Italia post unitaria.

Nella sua prefazione Aldo A. Mola, storico e saggista, lo definisce con efficacia «paradigma della Nuova Italia»: Rastelli ed il suo percorso umano e politico, in effetti, rappresentano benissimo la classe politica di quel tempo, formata da uomini parte di quel mondo liberale impegnato a costruire lo Stato nel solco tracciato dal Conte di Cavour e seguendo l’esempio di statisti come Giovanni Giolitti.

Alessandro Mella ne ha ricostruito le vicende, nell’intento di rendergli voce e memoria prima che queste si perdessero nei gironi danteschi della Grande Storia.

L’autore ne parlerà in occasione dei Caffè Culturali, proprio a Viù, paese natale di Giovanni Rastelli, al Caffè Rocciamelone, dove sarà presentato, il 14 ottobre alle ore 17:00, il suo libro “Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia – Note Storiche su Giovanni Rastelli”.

Aprirà l’evento l’assessore al comune di Viù Alberto Guerci, pioniere dei Caffè Culturali, che porterà il saluto dell’amministrazione comunale e della Pro Loco.

Ad intervistare l’autore ci saranno lo stesso Guerci e lo storico e scrittore Milo Julini.

Sarà presente anche l’avvocato Giovanna Giolitti, graditissima ospite, nipote del celebre statista e presidente onorario dell’Associazione Studi Storici “Giovanni Giolitti” di Cavour (Torino). Questa associazione, di cui l’autore del libro è presidente, ha partecipato all’organizzazione dell’incontro.

Appuntamento a Viù, quindi, per scoprire le vicende di un uomo che di fronte alla Grande Storia ed alle sue sfide agì con coraggio non comune.

Alessandro Mella

Dalle Valli di Lanzo alla Nuova Italia. Note storiche su Giovanni Rastelli

Roberto Chiaramonte Editore 2017

Pagine 112 – € 15:00