di Redazione

Festa del Piemonte: ma che bella storia. Festeggiamo insieme ciò che siamo da sempre”: è questo lo slogan che accompagna le iniziative organizzate dal Consiglio regionale, in collaborazione con l’Associassion Festa dël Piemont al Còl ëd l’Assietta, per celebrare la prima edizione della festa, istituita quest’anno con legge regionale, allo scopo di favorire la conoscenza della storia del Piemonte e di promuovere la conservazione, la salvaguardia e la valorizzazione dell’originale patrimonio culturale regionale e dei simboli che lo rappresentano.

Numerosi sono gli avvenimenti in programma, che avvicineranno i piemontesi ai festeggiamenti del prossimo 19 luglio, scelta come data ufficiale della Festa del Piemonte perché proprio il 19 luglio del 1747 si combatté, al colle dell’Assietta, a oltre 2.500 metri d’altitudine, l’epica battaglia che vide gli eroici difensori sabaudo-piemontesi, in coalizione con gli imperiali, impegnati in una strenua e vittoriosa resistenza contro l’avanzata dell’esercito franco-spagnolo, nel complicato quadro della Guerra di Successione Austriaca.

Tra le iniziative in programma, vi è la mostra sul tema “I ragazzi del ’79. Giovani idee per lo stemma del Piemonte”, allestita dall’11 luglio al 2 settembre presso l’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) del Consiglio regionale e dedicata ai disegni originali realizzati dagli studenti delle scuole del Piemonte che, nel 1979, hanno partecipato al concorso di idee per il nuovo stemma (sempre l’11 luglio il Consiglio ha deciso di organizzare una seduta aperta dell’aula incentrata proprio sulla Festa del Piemonte).

Il 16 luglio si svolgerà al Colle dell’Assietta, sulla linea di cresta tra le valli di Susa e del Chisone, la rievocazione storica della battaglia dell’Assietta, organizzata dall’Associassion Festa dël Piemont al Còl ëd l’Assietta in collaborazione con il Coordinamento Rievacazioni Storiche 1600-1700 presieduto da Alessia Giorda. L’evento inizierà con l’alzabandiera e la celebrazione della Santa Messa in Piemontese, poi entrerà nel vivo la rievocazione storica dei combattimenti che vedrà, come novità di quest’anno, la partecipazione di un gruppo storico proveniente dalla Repubblica Ceca, denominato IR (Imperial Regio) Salm Sapéři Terezín – historická jednotka Sappeur Corps Theresienstadt, oltre alla presenza del gruppo Pietro Micca della Città di Torino e delle associazioni aderenti al Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700.

Per raggiungere il Colle dell’Assietta, sarà organizzato un servizio gratuito di navette per gli over 65 nei seguenti punti di ritrovo: Meana di Susa, Fraisse; Sauze d’Oulx e Sestriere (per prenotare, scrivere a partecipa.eventi@cr.piemonte.it).

Seguiranno poi altri appuntamenti: il 18 luglio a Palazzo Reale, nel salone degli Svizzeri, il seminario animato condotto dallo storico Michele D’Andrea sul tema “I soldati che fecero l’impresa, l’Assietta, il mito, la festa”; il 18 e 19 luglio la proiezione sulla Mole Antonelliana della grafica  che rappresenta la 1^ Festa del Piemonte; infine, sempre il 19 luglio, lo spettacolo teatrale “Piemontèis, Bogianen”, a cura del regista e autore Giulio Graglia, che andrà in scena nella chiesa di Sant’Uberto a Venaria Reale.  

Sono felice di presentare il ricco programma delle iniziative dedicate alla prima Festa del Piemonte, dopo la sua istituzione ufficiale con la legge regionale 15/2022, di cui sono stato primo firmatario – ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte – il  19 luglio, anniversario della battaglia al Colle dell’Assietta del 1747, rappresenta  un momento di orgoglio per quell’esercito che difese il proprio territorio con fermezza e caparbietà, doti tradizionalmente riconosciute al popolo piemontese. Con questa festa vogliamo valorizzare la storia della nostra regione, la sua cultura, le sue identità e i suoi simboli: non a caso nella settimana dedicata al Drapò, dall’11 al 19 luglio, tutti i Comuni piemontesi saranno invitati a esporre la bandiera del Piemonte. Ma non solo, si svolgeranno eventi dedicati in tanti Comuni del Piemonte.   Ho un altro piccolo sogno, che spero di riuscire a realizzare entro la fine di questo mandato: quello di comporre come Consiglio regionale un Inno del Piemonte che sappia dare giusta rappresentanza alla storia e all’essenza della nostra terra”.

Il Consiglio regionale – ha ribadito Enrico Tenivella, presidente dell’Associassion Festa dël Piemont al Còl ëd l’Assietta – ha contribuito in modo significativo alla crescita e allo sviluppo della Festa del Piemonte negli ultimi anni. È grazie a questa determinazione che la Festa è stata ufficialmente riconosciuta come festa della Regione Piemonte. Un traguardo che sottolinea il valore storico della nostra regione, la sua ricca cultura, le sue identità e i suoi simboli. È con profonda gratitudine che guardiamo al passato e riflettiamo sulle numerose sfide affrontate e superate insieme, l’associazione per più di cinquant’anni attraverso cambi generazionali dei suoi componenti ha lavorato per questo obiettivo. La nostra collaborazione ha creato un legame indissolubile tra la Festa del Piemonte e la regione stessa, promuovendo la consapevolezza delle nostre radici e dei nostri valori comuni”.

D’accordo con gli altri relatori, abbiamo voluto rinunciare a una narrazione accademica – ha poi specificato parlando del seminario del 18 luglio, lo storico Michele D’Andrea – Racconteremo invece, le curiosità, i retroscena, la quotidianità che fanno da scenario alla battaglia ma che non compaiono mai sui libri di scuola. In una parola, il punto di vista sarà proprio quello dell’uomo dentro l’uniforme, il soldato del XVIII secolo che era sull’Assietta e che ne ha costruito il mito”.

Identità, storia, ma anche futuro, questi i temi che saranno sviluppati nello spettacolo del 19 luglio – ha precisato l’autore e regista Giulio Graglia – brani recitati, un itinerario letterario con i grandi scrittori del ‘900, intervallati da racconti, monologhi di: giornalisti, imprenditori, professionisti, storici, artisti che ci accompagneranno in alcuni grandi momenti del presente e del passato. Una festa che affonda le radici epiche nel ‘700 e si proietta ad oggi, testimoniando la creatività e determinazione dei piemontesi”.