di Paolo Barosso
Il Comune di Bussoleno, in Valle di Susa, si appresta a celebrare i 600 anni della storica bandiera del Piemonte con un evento speciale intitolato “Drapò, 600 anni d’amore“.
L’iniziativa, in programma sabato 12 ottobre, s’inserisce nell’ambito dei festeggiamenti promossi dal Consiglio Regionale del Piemonte in occasione del seicentesimo compleanno del Drapò, vessillo rappresentativo del territorio piemontese adottato dal 1995 come bandiera ufficiale della Regione Piemonte e costituito, secondo le parole del testo legislativo, da una “croce bianca in campo rosso a lambello blu con contorno blu e frangia oro”, riprendendo i colori già presenti nello stemma e nel gonfalone regionale istituiti con provvedimento del 1984.
La data ufficiale di nascita del Drapò viene fatta risalire dagli storici al 1424, precisamente nel giorno 15 agosto, quando, sulla piazza principale di Thonon nella provincia sabauda del Chiablese, si annunciò al primo principe di Piemonte, Amedeo junior, figlio del duca di Savoia Amedeo VIII, il nuovo stemma che, da allora in avanti, sarebbe stato associato sia al titolo di principe di Piemonte, sia, con il tempo, all’entità territoriale a lui assegnata in appannaggio in qualità di primogenito del duca, designato alla successione.
Lo stemma ricalcava l’arme di “Savoia moderna”, composta dalla croce d’argento (o bianca, in quanto in araldica i due colori si equivalgono) in campo rosso cui si aggiunse come elemento distintivo l’ormai celebre “lambello” di colore azzurro (l’azzurro, oltre ad essere un richiamo alla devozione mariana, era il colore dinastico dei Savoia fin dai tempi del Conte Verde). L’arme del principe di Piemonte finì, quindi, per identificare un’area geografica e amministrativa a se stante, dotata di una propria fisionomia e specificità, che in origine aveva, come sempre accade nelle vicende storiche e politiche dei territori, un’estensione diversa e più limitata rispetto al Piemonte che siamo abituati a considerare oggi, che è il frutto di acquisizioni e ingrandimenti successivi, avvenuti nei secoli.
Considerando queste premesse, l’amministrazione comunale di Bussoleno ha voluto cogliere l’opportunità organizzando una iniziativa ad hoc, allo scopo di rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini piemontesi alla loro Regione e di onorare la grande storia del Piemonte.
La manifestazione avrà il seguente programma. Alle ore 10.30 in Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto si terrà la sfilata del Drapò per le vie del centro storico, con l’accompagnamento della filarmonica, delle associazioni e dei cittadini (in caso di maltempo si svolgerà presso il Polivalente di Bussoleno). Alle ore 11 in piazza ci saranno gli interventi istituzionali e l’alzabandiera, accompagnato dall’esecuzione dell’inno ufficiale del Piemonte, con l’esibizione del coro Alpi Cozie Valsusa.
Alle 14.30 è previsto il ritrovo del club piemontese “MOTOR VEJ D’LA VALSUSA 22” in Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto. Dalle ore 16, nel teatro Don Bunino in Piazza Cavour, avranno luogo diverse iniziative, musicali e culturali: il «Laboratorio di canto popolare de L’Asola di Govi» presenterà «Il popolo canta», con Ombretta Mantoan, Nicoletta Ciari e Pino Potenza; a seguire, un’intervento a cura di Alberto Borgatta sul tema «15 agosto 1424–Drapò, 600 anni», e, subito dopo, l’esibizione musicale di VEA «Madre di canzoni», che eseguirà canzoni del repertorio dell’autore piemontese Valter Agostini; infine, è previsto l’intervento a cura di Michele Bonavero che parlerà di «Lingua e tradizioni del Piemonte». Il tutto verrà presentato da Chiara Viffredo.
Alle 18 l’evento si concluderà con una “Merenda Sinoira” e l’accompagnamento di una band musicale al bar Ferrari in Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto.